sabato 25 gennaio 2014

(477) IL "DEBITO" APPRODA IN CONSIGLIO - L'arch. Bartocci porta i conti, ma per fortuna che Piero c'è... (7° puntata)



Le giornate dal 20 al 22 novembre scorsi, il “caso” del debito fuori bilancio comincia ad emergere in tutta la sua crudezza e sfiora il “caos”.

Il primo a lanciare l’allarme, il 20 novembre, è il Revisore contabile, Dr. Grassetti: “sono venuto a conoscenza di un caso di debito fuori bilancio… vorrei chiarimenti in merito…” scrive di buon’ora (h. 8.48) a Sindaco e Giunta. Alle 12.57 la Ragioniera commenta: a lei, fino a quel momento, “non sono pervenute segnalazioni” da parte dei Responsabili delle Aree interne all’Amministrazione.

Poi avviene un fatto apparentemente strano. Nella ormai famosa “Relazione dei Consiglieri di minoranza” si legge: “Datata 11 novembre, ma assunta al protocollo… il 21 novembre, l’arch. Bartocci invia in Comune una nota titolata “Chiarimenti in merito ai lavori di manutenzione straordinaria del ristorante “ex Merlo Nero”.
Cosa c’era da chiarire quasi 16 mesi dopo la conclusione dei lavori?”, si domandano i 4 Consiglieri di PD e Rinnovamento. E, soprattutto, verrebbe da dire: “chi gliela chiesta?”.

Nella sua nota, l’arch. Bartocci, già Direttore di quei Lavori da tempo conclusi, conferma che “durante l’esecuzione dei lavori, è stata riscontrata la necessità di effettuare altre opere aggiuntive rispetto al progetto iniziale” già “concordate con l’amministrazione comunale…”. Quanto alla “rendicontazione totale (già eseguita) e il certificato di fine lavori (già redatto”, saranno trasmessi al Comune… quando gli saranno richiesti.

Dunque – nota la Relazione dei Consiglieri di minoranza – 16 mesi dopo la conclusione dei lavori, “mancano ancora al Comune atti tecnici fondamentali quali la ‘Rendicontazione finale’ e il ‘Certificato di fine lavori’” e, nonostante ciò, l’architetto è stato “liquidato delle sue spettanze!”.
Inoltre, le “altre opere aggiuntive” si sono tradotte in tempestive “perizie di variante”, tecniche e finanziarie, con la dovuta e preventiva autorizzazione dei ‘costi aggiuntivi’? E se no, come pare, perché? A chi debbono risalire le responsabilità? Ma ormai i problemi sono altri…

Non si è ancora asciugato l’inchiostro del protocollo sulla nota dell’arch. Bartocci che la Segretaria Comunale, dr.ssa Romaldi, invia la richiesta di consegnare la rendicontazione dei lavori eseguiti, “documento indispensabile al fine di un eventuale riconoscimento del debito fuori bilancio”!
L’architetto risponde all’istante. Invia una ‘Relazione Tecnica di Variante’ con allegato un ‘Quadro Economico di Variante’. Alla buon’ora, dunque…!
Dopo quasi 1 anno e mezzo dalla conclusione dei lavori, si apprende ufficialmente che, rispetto al preventivo iniziale, contenuto nella sua SCIA e poi travasato nella delibera di Giunta del 20 giugno, l’importo dei lavori eseguiti è passato da 17.000 a 33.717 € (+ 98,3%) e se si calcolano le spese tecniche e di progettazione si arriva a 37.196 € (+ 118,8%). Di questa ultima cifra 26.796 € si dicono “liquidati” e 10.400 € “da liquidare”.
Immediatamente dopo, la Dr.ssa Romaldi dichiara formalmente alla Ragioneria che alla data odierna “risultano esserci debiti fuori bilancio” quantificati, al momento, in 10.400 €.

Incombe ormai la scadenza dell’assestamento generale del bilancio 2013, che il Consiglio comunale deve deliberare entro la fine di novembre (sarà convocato per il 29), e così il giorno dopo, 22 novembre, il nuovo Responsabile dell’Area Tecnica Comunale, geom. Piero Cuicchi scrive una lunga e dettagliata Relazione in cui rileva “diverse irregolarità e anomalie tra cui mancanza di basilari ed essenziali, oltrechè dovuti, atti tecnici e di contabilità del cantiere e della gestione della pratica”. I Consiglieri di minoranza la ritengono così importante da farla propria, richiedendone che “sia allegata alla presente dichiarazione, a formarne parte integrante e sostanziale”.

Con la Relazione del nuovo Responsabile dell’Area Tecnica, geom. Piero Cuicchi, che censura fortemente la gestione tecnica e contabile del cantiere di Via C. Battisti 14, gli argini sono ormai rotti. Finalmente l'Ufficio Tecnico comunale ha un Responsabile che parla, scrive e dice la sua...
In quello stesso giorno la Ragioniera trasmette al Revisore del Conto, alla Segretaria Comunale, al Sindaco ed agli Assessori al Bilancio ed ai Lavori Pubblici, una comunicazione ufficiale sul “caso”, con la relativa documentazione. Il “debito” ormai sta emergendo…

Il Consiglio comunale, tenuto sinora del tutto all’oscuro dei fatti, è convocato per il 29 novembre. All’Ordine del giorno c’è l’argomento “Riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio – art. 194 D. Lgs. N. 267/2000”, ma i Consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, non dispongono di nessuna “velina” (si chiama così, in gergo, la proposta di deliberazione che su ogni argomento viene predisposta da Sindaco e/o Assessori, per consentire la discussione e il voto del Consiglio). Alla sua distribuizione provvederà, con un inedito "volantinaggio" e mentre la seduta è in corso, l'assessore al bilancio, Dr. Alberto Cinti.  

I consiglieri “Democratici per Mergo” Dante Stopponi (neo-Capogruppo) e Flavio Vai protestano e chiedono il rinvio della discussione di quell’argomento. L’assessore Cinti si impunta e accusa Vai della responsabilità del ritardo nei pagamenti alle ditte "che hanno lavorato". Vai non ci sta e reagisce in modo aspro. La situazione rischia di degenare e far saltare la successiva delibera sull'Assestamento del bilancio. Il sindaco capisce, interviene e lo rabbonisce (a chi interessano i dettagli, rinvio al post. n. 460 a cui rinvio (http://mergo-maderloni.blogspot.it/2013/12/460-recchie-basse-voglia-di-larghe.html). 
Alla fine si vota una cosa talmente confusa (in sostanza si “prende atto” e si “riconosce l’esistenza del debito” ma si rinvia “la sua esatta quantificazione” e ogni decisione in proposito ad una seduta successiva, da tenersi entro l’anno) da rendere necessaria, successivamente, una complessa puntualizzazione a verbale da parte dei consiglieri PD, che comunque ottengono l’istituzione di una Commissione dei Capigruppo, presieduta dal Vicesindaco-Assessore ai Lavori pubblici, per poter “studiare” il “caso” e riferire al Consiglio.

Il mese di novembre 2013 si conclude così, convulsamente e con il fiato sospeso. 
Ma c’è la Commissione e anche l’opposizione nutre qualche speranza di far chiarezza non tanto del “debito fuori bilancio” (ormai emerso, anche se "da quantificare" con esattezza), quanto delle responsabilità tecniche e contabili e, soprattutto, di quelle politiche e amministrative che lo hanno reso possibile.

Ma ne parleremo nel prossimo post: l'ultimo e conclusivo, ve lo giuro…

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