giovedì 24 novembre 2011

(223) – MARTEDI’ 29: CONSIGLIO COMUNALE ... IN NOTTURNA !



Negli 11 anni in cui sono stato Consigliere comunale a Mergo, non ricordo che ci sia stato un precedente simile. Martedì 29 novembre, il Consiglio comunale sarà convocato alle ore 22.00 !!! Si, avete capito bene, alle 10 di sera! E, contando sul “solito” ritardo di mezz’ora, i lavori potrebbero cominciare non prima delle 22.30!

Ho appreso la notizia, in modo ufficioso, presso gli appositi uffici del Comune.
Gli avvisi di convocazione sono in fase di recapito al domicilio dei Consiglieri. Le “veline” (ossia i testi delle proposte di deliberazione) non saranno consegnate prima delle 11.00 di sabato 26 novembre.
L’argomento clou sarà l’Assestamento del Bilancio, adempimento che, per legge, deve avvenire entro il mese di novembre.
L’ “assestamento generale” è, nell’arco dell’anno, l’ultima operazione possibile sul Documento finanziario e contabile fondamentale del Comune: il Bilancio, appunto.
In genere, si tratta di un documento complesso perché ha lo scopo di effettuare una verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, rispetto alle previsioni originarie ed alle variazioni intervenute, portando quegli aggiustamenti necessari ad assicurare il mantenimento del “pareggio di bilancio”.

Lo dico di passaggio: questa del “pareggio di bilancio” (riferita a quello dello Stato) è una questione di cui si è sentito parlare molto, nelle ultime settimane, tanto che uno degli impegni che l’Italia, nella bufera della crisi, ha dovuto prendere nei confronti dell’Unione Europea è quello di raggiungere questo obiettivo entro il 2013. Ciò significa che dal 2013 il debito pubblico dell’Italia non dovrà più aumentare, essendo arrivato alla astronomica cifra di 1.900 miliardi di euro (pari a oltre il 120% del PIL, ossia il debito è più grande di tutta la ricchezza prodotta in un anno), per far fronte alla quale siamo costretti a pagare, ogni anno, una montagna di euro di interessi, emettendo altrettante montagne di Titoli pubblici (BOT, BTP, CCT, ecc.) a tassi di interesse sempre crescenti, in una spirale perversa che porta i Paesi al cosiddetto ‘default’, ossia il fallimento finanziario!

Tornando alle cose di casa nostra, è evidente che i Consiglieri dovranno (se lo faranno…) studiare questo importante documento, il sabato pomeriggio e la domenica. Poi, dopo due giorni di duro lavoro, andranno in Consiglio, freschi, freschi, alle 10 di sera, a occuparsi della “cosa pubblica”!

Ma che modo è questo di fare?
Va bene che il sindaco è pensionato, ma un po’ di rispetto e di considerazione verso i consiglieri (non dico verso i Cittadini, che tanto di ciò che succede nel Consiglio comunale, come si dice, pare che “non gliene pò fregà de meno”) non guasterebbe.

Ma il punto è sempre quello. Il Consiglio comunale non è (forse non è mai stata) concepita come la sede del confronto, ma solo e semplicemente, il luogo della “conta” tra una maggioranza fatta di uomini e una donna perlopiù silenziosi e obbedienti e una minoranza che raramente riesce a mettere “le dita nelle piaghe”.
Col risultato che è sotto gli occhi di tutti.
Il nostro è un Paese alla deriva…, la sua vita sociale scorre stucchevolmente tra un S. Martì e una Sagra della fava fresca, tra una suonata di banda musicale e uno sgambettìo di majorettes, con serate inebetite dalla “musica” di qualche DJ casereccio e lo scorrere sconsiderato di tanto (troppo…) vino e tanta (troppa…) birra.
Così van le cose, nel Paese di Peppe, 'Berto e & !!!

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