giovedì 18 ottobre 2012

(340 bis) - TRE GIORNI A ROMA (2° parte-fine)


Il piazzale di ingresso alle Fosse Ardeatine

Anche alle Fosse Ardeatine non c’ero mai stato. E’ uno dei luoghi sacri della ritrovata libertà e della nostra giovane democrazia. Non ci sono parole, solo una intensa commozione, nel visitare il luogo dove, per vendicarsi dell’atto di guerra compiuto dalla Resistenza romana in Via Rasella, vennero tradotti e trucidati, uno dopo l’altro, 335 innocenti, prelevati dalle carceri romane, spesso in attesa di giudizio o semplicemente “colpevoli” di essere di religione ebraica. Le loro tombe sono tutte allineate in un sacrario. Su ognuna un nome, che manca solo su 8 dove sono raccolti i resti di altrettante persone la cui identità è ancora sconosciuta. 

Il ritorno a casa è stato carico di pensieri su certe vicende e certi personaggi dell’Italia di oggi, immemori e indegni del sacrificio di chi ha dato la vita per la riconquista della Libertà e della Democrazia.

Lunedì sono ripartito per Roma. Ore 9, stazione FS di Castelplanio.
Tutt’altri gli argomenti da affrontare nella due giorni. Nel pomeriggio, presso la sede dell’INEA (1), è previsto un incontro tra referenti o coordinatori regionali dei GAL (2) per confrontare le loro esperienze nell’ambito dell’attuale periodo di programmazione della UE (2007-2013) in materia di “sviluppo rurale”. 
In Italia operano 190 GAL; 6 sono nelle Marche, dal Montefeltro al Piceno. Qui da noi il Gal è quello dei “Colli Esini”, con sede ad Apiro. L’incontro si è concluso in serata, con la elaborazione di un documento che motiva la costituzione di un Organo di rappresentanza nazionale dei GAL, del quale sono stato chiamato a far parte per le Marche.
Martedì, di buon mattino, sempre presso l’INEA, si è svolto un seminario, promosso dalla Rete Rurale Nazionale, per valutare i vari aspetti che caratterizzzano l’esperienza e l'operato dei GAL nell’ambito della attuazione dei PSR (3) Regionali 2007-2013, e ragionare su ciò che, nella stessa materia, si profila per il prossimo periodo (2014-2020) di programmazione dell’Unione Europea.
Rientro in serata (da Roma riesco a prendere l'Eurostar delle 17.25 con cambio a Jesi e ritorno indietro, perchè l'ES non ferma a Castelplanio)

Vi risparmio, in questa sede, i dettagli delle discussioni, ma vi assicuro che sono stati due giorni molto ricchi di spunti, stimoli e sollecitazioni, che spero di condividere ora, innanzitutto, con i miei 5 colleghi presidenti di Gal nelle Marche e mettere a frutto per contribuire a definire le cose da fare e le opportunità da cogliere nella utilizzazione dei Fondi Europei, nel prossimo periodo della loro programmazione, 2014-2020.
In una congiuntura a carattere recessivo, con restringimento del credito, serie difficoltà per molte imprese e attacco ai livelli occupazionali, il corretto utilizzo dei Fondi Europei diventa una necessità, oltrechè una opportunità, preziosa per uscire nel modo migliore e più veloce da uno dei periodi più difficili per l’economia e le prospettive di vita di tante persone, soprattutto giovani.

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(1) Istituto Nazionale di Economia Agraria
(2) Gruppi di Azione Locale, sono i soggetti formati da Enti pubblici e Operatori privati per attuare politiche di sviluppo rurale finanziate dall’Unione Europea. 
(3) Piani di Sviluppo Rurale

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