lunedì 14 gennaio 2013

(370) VIA COLLI: ARRIVA LA “FORESTALE”, PARTE LA “DISCARICA”. MERGO RINGRAZIA!

Via tutto!  
Si presentava così, ieri mattina, il prato di Via Colli trasformato, nelle settimane scorse, in “mini-discarica”.
Lì erano state depositate, anche da personale e mezzi del Comune (vedi post n. 364 del 2 gennaio), non solo le ‘canne del S. Martì’, ma suppellettili e arredi provenienti dall’inventario del Comune, a cui si erano aggiunti, per opera di 'ignoti', vari altri rifiuti: potature e sfalci agricoli, vecchi alberi natalizi, perfino scarpe vecchie e secchi di plastica, secondo la nota logica per cui “monnezza richiama monnezza”.
Il cumulo aveva addirittura subìto, il 3 gennaio, un primo tentativo di incendio.

Ora, gradualmente, l’area è stata sgomberata (prima gli ex-arredi del Comune, poi il resto, canne comprese) e, lentamente, sta riprendendo il suo aspetto naturale.
Ci son voluti i nostri post, c’è voluta una formale lettera di richiamo al sindaco (e ad altre Autorità), ma soprattutto sarebbe stato decisivo l’intervento del Corpo Forestale dello Stato, che avrebbe elevato un verbale di contravvenzione, pare nei confronti del Comune.
La notizia è stata data dall’assessore Marta Serini, durante una recente riunione del Consiglio Direttivo della Pro Loco, nel corso della quale, peraltro, si è verificato un maldestro tentativo, ben presto rintuzzato e rispedito al mittente, di sovvertire ruoli e responsabilità.
In tutto questo “caso”, infatti, la Pro Loco non c’entra proprio un bel niente e solo interessate forzature possono giungere a dare una visione travisata dei fatti e delle responsabilità.

Sono altri che hanno consentito una gestione irregolare di materiali che debbono essere considerati “rifiuti”, e come tali trattati.
Sono di altri, semmai, le responsabilità di aver trasformato in mini-discarica un prato alle porte del Paese.
Sono di altri, ancora, le responsabilità di aver “scaricato” sul luogo arredi e suppellettili che certamente non dovevano stare lì o, se proprio destinati a essere ‘monnezza’, dovevano essere portati altrove (ad es: al Centro Ambiente Intercomunale di Castelplanio).
Sono di altri, infine, i tentativi di trasformare in cenere il tutto, con un bel “fuoco purificatore”.

"TantuMergo" rivolge un plauso al Corpo Forestale dello Stato, il cui pronto e deciso intervento, al di là delle nostre ‘frecciatine’ più o meno polemiche, ha consentito il rapido superamento di una situazione incresciosa e il ripristino della naturalità dei luoghi, con indubbio beneficio per l’ambiente, il paesaggio, l’attrattività e la gradevolezza del Paese e delle sue strutture turistiche e sportive (dall’area camper, agli impianti sportivi, che si trovano lì a due passi).
Mergo civile ringrazia!

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