giovedì 31 gennaio 2013

(376) - ET VOILA': ECCO GLI SCRUTATORI!



Et voilà! Ecco a voi gli scrutatori che comporranno il seggio mergano delle prossime elezioni del 24-25 febbraio. Gli effettivi sono: Cinzia FERRETTI, Annamaria DEL NOBILE, Bonafede BELARDINELLI e Carmen ANASTASI. I supplenti sono (rispettivamente) Giacomo CINTI, Giovanni IACCARINO, Matteo FILIPPONI e Federica BREGA, che “scenderanno in campo” solo in caso di assenza del rispettivo scrutatore effettivo.
La decisione è stata presa questa sera, tra le 15.35 e le 15.45, dalla Commissione Elettorale comunale riunitasi al gran completo (oltre al sindaco, i consiglieri comunali Ballarini, Gatta e Stopponi). La seduta era pubblica, ma in larga misura è sembrata a me una... "sceneggiata". Per questo, vale la pena di raccontare i retroscena (quelli che so, ovviamente).

Arrivo in Comune puntuale alle 15.00, ora di convocazione della Commissione, ma la sala del Consiglio comunale è vuota e quindi salgo al 1° piano. Qui trovo il consigliere Stopponi e il Dr. Giulioni, Segretario comunale giunto per l’occasione. Parliamo “del più e del meno” per una decina di minuti.

Alle 15.15 il sindaco spalanca la porta del suo ufficio e rivolto a Stopponi fa:“Dante, vie’ ddentro!”. Dante, ossia il consigliere Stopponi, entra nella stanza. La porta rimane aperta, per cui si può vedere che dentro già c’erano i consiglieri Gatta e Ballerini, e si può sentire. Così si assiste senza troppo sforzo, ad un animato conciliabolo, a una sorta di pre-riunione della Commissione.
Basta poco perché tutto diventi più chiaro. Tra i presenti, infatti, ma con un innegabile protagonismo del sindaco (che, del resto, presiede la Commissione), comincia un balletto di nomi. Per quasi tutti si dà una motivazione: chi è cassintegrato, chi è disoccupato, chi è “povero” studente, e via di questo passo… Poi un consigliere domanda: “ma quanti sono da nominare?” “Tre” dice uno. “No, quattro - fa un altro - uno per uno” (infatti i membri della Commissione sono 4).

Pochi minuti dopo esce il Dr. Giulioni. Sul suo viso mi sembra di vedere un qualche imbarazzo.
Domando: “ma non doveva essere una seduta pubblica?”
- “si stanno mettendo d’accordo” è la risposta;
- “ma è regolare?” insisto io.
- “Si, la legge lo consente”.
- “Ma come? prima si mettono d’accordo, a porte chiuse, e poi fanno la seduta "pubblica"?, obietto ancora io.
- “La legge consente ai singoli commissari di scegliere…”
- “Si – insisto - ma dovrebbero farlo in seduta pubblica… in questo momento stanno facendo nomi e valutazioni…”.
- “Non so che cosa stanno discutendo…” mi fa il dr. Giulioni, che rientra nella stanza.

Sarà come dice lui, ma dal pianerottolo, con la porta lasciata aperta, si capisce benissimo che stanno discutendo e concordando i nomi da fare poi nella seduta “pubblica”, quella che doveva cominciare 25 minuti prima. 
E lo si capisce tanto bene che, a quel punto, il sindaco fa chiudere la porta. Il dr. Giulioni esegue e annuncia ai presenti (cioè al sottoscritto): “tra 5 minuti la Commissione si riunisce nella Sala del Consiglio”. A buon intenditor poche parole: scendo nella Sala consiliare; l’attesa di 5 minuti diventa di 10.

Alle 15.35 comincia la seduta ufficiale.
Sono ancora l’unico ad assistere. Sindaco, Segretario comunale, i 3 Consiglieri-commissari e l’addetto di segreteria, sig. Iginio Barbaresi, si dispongono attorno all’emiciclo.Dice il sindaco: “c’ho la lista che m’ha dato ‘sti ragazzi”…Ma Barbaresi è ligio, vuol seguire la procedura, e ricorda formalmente ai presenti che “bisogna che la Commissione nomini 4 membri effettivi e 4 supplenti”.
Il sindaco non perde tempo: “per quanto riguarda le persone, le detto io, se voi siete d’accordo…” (nella mezz’ora precedente, in camera caritatis, lui e gli altri non sono mica stati “a pettinar le bambole”…”), e comincia a snocciolare i nomi già concordati: “Cinzia Ferretti, Del Nobile Annamaria, Ferdinando …” ma ha sbagliato e si corregge subito, “no, si chiama Belardinelli Bonafede, Anastasi Carmine…” (ma poi si capirà che si tratta di Carmen, cioè una donna, non un uomo) e per ognuno di loro legge diligentemente, dall’elenco comunale degli aspiranti scrutatori, luogo e data di nascita e luogo di residenza.
Alle 15.45 è fatta, il sig. Barbaresi redige il verbale, che tutti firmano.
*            *          *
Fate, fate pure le domande per essere inseriti nell’elenco degli scrutatori. Tanto, poi… ci pensa la Commissione.
Innovare rispetto al passato, mettere tutti i candidati sullo stesso piano, scegliere gli scrutatori con un banale sorteggio, non sia mai, sarebbe troppo facile (e troppo super partes)!
La Commissione, invece, ancora una volta ha preferito la via più difficile e impervia, accollandosi il peso di valutare, soppesare, comparare, ecc. situazioni private, personali e famigliari. Ma vi sembra il caso?

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